Scambio sul Posto Fotovoltacio: Cos’è, come Funziona e Calcolo

Tutti coloro che decidono di abbandonare il classico servizio elettrico per passare al fotovoltaico lo fanno sia per risparmiare sulle bollette sia per dare una mano all’ambiente. L’impianto fotovoltaico consente di consumare parte dell’energia auto-prodotta e generata dai pannelli solari. L’energia non consumata, ma immessa nella rete elettrica, viene ritirata dal GSE(Gestore dei Servizi Elettrici) e questo può avvenire in due modalità ben differenti: ritiro dedicato e scambio sul posto. In questo articolo andremo ad approfondire ogni aspetto di quest’ultima modalità di ritiro. 

Lo scambio sul posto è un meccanismo attraverso il quale tutta l’energia non consumata, ma immessa nella rete elettrica, viene valorizzata. In questo modo più energia si immette nella rete maggiore sarà la nostra “ricompensa” che tiene conto della quantità di energia prelevata e della quantità di energia emessa nella rete

Requisiti e modalità di ricevimento

Questo servizio è erogato: 

  • al cliente presente in un ASSPC (Altro Sistema Semplice di Produzione Consumo) il quale è produttore di energia elettrica in relazione agli impianti che costituiscono l’ASSPC stesso ed ha ricevuto un mandato senza rappresentanza da un produttore terzo in relazione agli impianti fotovoltaici stessi;
  • al cliente finale titolare di un insieme di punti prelievo ed emissione, produttore di energia elettrica in relazione ad impianti collegati ai suddetti punti ed ha ricevuto un mandato senza rappresentanza da un produttore terzo in relazione ai sopra-citati impianti (Scambio sul Posto altrove).

Chiunque volesse aderire al servizio di scambio sul posto può farlo attraverso il Modello Unico. Esso è un iter dedicato alla realizzazione, connessione ed esercizio di nuovi impianti fotovoltaici per i quali è richiesto contestualmente l’accesso al servizio. Tra i requisiti fondamentali troviamo:

  • la presenza di punti di prelievo attivi in bassa tensione da parte dei clienti richiedenti;
  • potenza nominale dei punti di prelievo non superiore a 20kW;
  • devono essere posizionati sui tetti degli edifici secondo quanto disposto dal D.L. n.28/11;
  • assenza di ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.

Come funziona

L’impianto fotovoltaico produce energia elettrica in maniera discontinua ovvero solo alla presenza di luce solare. Nelle ore notturne o in assenza di sole o in caso di energia esaurita, l’impianto smette di funzionare e si ricorre alla rete elettrica tradizionale con conseguente addebito sulla bolletta. Se invece produci più energia di quanta ne hai consumata, ti viene retribuita la quota di eccedenza direttamente sulla bolletta da parte del Gestore. In base alle proprie necessità è quindi utile scegliere un impianto su misura in modo da evitare esaurimenti di energia continui. 

Modalità di calcolo dello scambio sul posto

Il contributo erogato in regime di scambio sul posto è calcolato mediante alcuni specifici parametri che possono variare nel tempo in base ai prezzi del mercato energetico. Prendiamo l’esempio di un comune impianto domestico che generalmente non supera i 20kW, il contributo dipenderà da:
onere energia: include il costo per kW/h, il CUsf (Corrispettivo Unitario di Scambio Forfettario) calcolato direttamente dal Gestore dei Servizi Energetici e che consiste nelle spese di trasmissione, dispacciamento e altri oneri addebitati in bolletta;
energia scambiata: quantità di energia immessa nella rete e ri-prelevata per sostenere i consumi.

La formula generale per il calcolo è: 
Cs = min (Oe ; Cei) + CUsf x Es

Dove:

Cs → contributo in conto scambio;
Oe → onere dell’energia prelevata;
Cei → controvalore dell’energia immessa nella rete;
CUsf → corrispettivo unitario di scambio forfettario;
Es → quantità di energia scambiata.

Esempio Pratico

Ipotizziamo di avere a casa un impianto da 3kW. In un anno il nostro impianto fotovoltaico ha prodotto una quantità di energia pari a 3500kW/h di cui sono stati consumati solamente 1700kW/h e ne sono stati emessi nella rete ben 2500kW/h e il prezzo dell’energia è di circa 0,05€ kW/h. Mettendo in pratica la formula abbiamo: 

Cs = min [(1700kW/h x 0,05€) ; (2500kW/h x 0,05€)] + (0,13€ x1700kW/h)

Cs = min [85; 125] + 221
Cs = 85 + 221= 306€

Il contributo di scambio sul posto sarà dunque di 306€. Come possiamo notare però abbiamo prodotto più energia di quella che abbiamo effettivamente consumato. In questo caso si parla di eccedenza pari alla differenza tra il valore delle emissioni ed il valore dei prelievi ovvero 40€.

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